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ByConfsal Catania

Come si compila il modulo semplificato 730?

Il Modello 730 è il modulo fiscale da compilare per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati, introdotto in Italia nel 1993 in sostituzione del modello 740 semplificato, allo scopo di provvedere immediatamente al rimborso delle imposte a credito. Ad oggi è possibile utilizzare tale modello per dichiarare le seguenti tipologie di reddito:

  • Redditi di lavoro dipendente;
  • Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;
  • Redditi dei terreni e dei fabbricati;
  • Redditi di capitale;
  • Redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la Partita Iva;
  • Altri redditi;
  • Alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata.

Modello 730/2016 precompilato

Dallo scorso anno il Governo ha previsto di inviare ai contribuenti un modello parzialmenteprecompilato con i dati già noti al Fiscp, dal 2016 saranno indicate anche le spese sanitarie note. Il contribuente potrà accettare la dichiarazione così come gli perviene oppure integrarla, trasmettendola per via telematica dal sito del’Agenzia delle Entrate (con codice personale o PIN INPS) oppure CAF e intermediari.
In casi particolari è necessario presentare le dichiarazioni con il Modello Unico: questo vale per coloro che possiedono, oltre al reddito di lavoro dipendente, anche redditi di impresa e derivanti dall’esercizio di arti o professioni. Inoltre, non tutti i soggetti sopra citati sono tenuti a presentare tale dichiarazione.
Sono invece del tutto esonerati dalla dichiarazione dei redditi coloro che possiedono esclusivamente i redditi derivanti da:

  • Abitazione principale;
  • Lavoro dipendente o pensione;
  • Lavoro dipendente o pensione con abitazione principale;
  • Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • Alcuni redditi esenti (ad esempio, pensioni di guerra, alcune borse di studio, ecc…).

Oppure possiedono esclusivamente redditi soggetti a:

  • imposta sostitutiva
  • ritenuta alla fonte a titolo di imposta.

In tutti i casi sopra indicati, l’esenzione scatta soltanto alle seguenti condizioni:

  • Redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto oppure corrisposti da più sostituti, purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio;
  • Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale

L’esenzione può scattare anche per motivi di minimo reddituale, ossia per tutti coloro che possiedono esclusivamente determinati redditi, entro specifiche soglie, e sempre solo a particolari condizioni. Il reddito da lavoro, pensione, terreni o mantenimento, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, deve essere inferiore a:

  • 8.000 euro per chi ha meno di 75 anni;
  • 7.750 euro per chi ha più di 75 anni a condizione che il periodo di pensione non sia inferiore a 365 giorni;
  • 7.500 euro per i pensionati a condizione che il periodo di pensione non sia inferiore a 365 giorni;
  • 4.800 euro per attività non esercitate abitualmente o da lavoratori autonomi (Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro.);
  • 500 euro per i redditi di terreni e fabbricati a condizione che il periodo di lavoro non sia inferiore a 365 giorni;
  • 7.500 (pensione) + 185,92 (terreni) a condizione che il periodo di lavoro/pensione non sia inferiore a 365 giorni;
  • 7.500 euro per l’assegno periodico corrisposto dal coniuge + altre tipologie di reddito (è escluso l’assegno per il mantenimento dei figli)
  • 28.158,28 euro di compensi per attività sportive.

Istruzioni: che cosa si deve fare

Una volta stabilito a chi spetta o meno presentare tale modulo, se non si opta per l’invio web del modello digitale, allora il Modello 730 cartaceo può essere consegnato a due soggetti distinti:

  • Al proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), solo se questi ha comunicato di prestare assistenza fiscale per quell’anno. In questo caso, il modello 730 deve essere già stato compilato e il 730-1 (relativo alla scelta per la destinazione dell’Otto per mille e del Cinque per Mille dell’Irpef) va consegnato in busta chiusa.
  • Al CAF o ai professionisti iscritti all’albo dei commercialisti, esperti contabili e consulenti del lavoro. Il modulo può essere loro consegnato già compilato oppure se ne chiede assistenza per la compilazione, sotto compenso. In busta chiusa va sempre consegnato anche il modello 730-1 per la scelta (o meno) della destinazione dell’8 e del 5 per mille.

Una volta completata questa procedura, non è necessario che il contribuente consegni il modulo all’Agenzia delle Entrate poiché questo adempimento spetta o al datore di lavoro, all’ente pensionistico o al CAF (e gli altri intermediari abilitati). In caso di rimborso dell’imposta o di saldoa debito da parte del contribuente, le somme rinvenute vengono versate o trattenute a luglio direttamente dalla busta paga o dalla pensione, a meno che non si richieda esplicitamente che il corrispettivo venga inviato direttamente al contribuente dall’Agenzia delle Entrate. Se, in caso di verifica, dovesse essere riscontrato un errore nel Modello 730 consegnato, è possibile rettificare con un modulo integrativo e rivolgendosi a un intermediario (CAF, professionista), anche se nella compilazione precedente ci si era rivolti ad un altro soggetto. Oppure si può presentare un Modello Unico per persone fisiche entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta successivo.

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Chi siamo

La CONFSAL è nata nel luglio del 1979 per volontà di due forti formazioni autonome, lo SNALS e l’UNSA già da molti anni e positivamente alla ribalta del vasto scenario sindacale italiano.
Lo scopo che indusse queste due forti strutture sindacali a dar vita ad una nuova Confederazione non si configurò come punto di arrivo, ma come base di partenza per tentare la totale unificazione del sindacalismo Autonomo Italiano.
In questo contesto la CONFSAL. si pose e tutt’oggi opera e si muove come punto di riferimento e polo aggregante per accelerare questo processo.
Le linee ispiratrici della politica sindacale di questa nuova Confederazione sono riassunte nel documento politico-programmatico, parte integrante dell’Atto Costitutivo della CONFSAL..
In esso vengono efficacemente riaffermati i valori morali, culturali e umani che hanno contraddistinto nel tempo l’azione dell’intero sindacalismo autonomo.
La CONF.S.A.L., infatti, si prefigge di operare per la “realizzazione della tutela e della valorizzazione della persona umana del lavoratore inteso come fondamentale protagonista della vita economica e sociale del Paese”.
L’organizzazione della struttura e l’iniziativa operativa della CONFSAL. è conseguentemente ancorata a saldi principi di democrazia, pluralismo e indipendenza come supporti necessari finalizzati a garantire un effettivo protagonismo partecipativo.
Interpretando, altresì, le aspettative del mondo del lavoro deluso dalla politica dei sindacati a forte caratterizzazione ideologico-partitica, la nostra Confederazione si propone di perseguire e raggiungere nel tempo e in un contesto unitario con le altre formazioni autonome i seguenti obiettivi:
– creare una valida alternativa al sindacalismo ideologico che spesso si è mosso in una visione ristretta o distorta degli interessi del mondo del lavoro;
– affermare una linea di azione sindacale meno rituale e demagogica e quindi più sollecita a porre la propria attenzione agli interessi generali della collettività;
– ricercare la perequazione e l’indispensabile giustizia retributiva dei lavoratori in una visione tesa all’affermazione ed esaltazione della professionalità e della meritocrazia;
– attivare adeguate strategie di promozione sociale finalizzate al recupero del sistema economico per garantire più alti livelli di qualità della vita di tutti i lavoratori.